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Il giorno con due albe

20-06-2023 00:01

Marco Meniero

Eventi astronomici, Cultura astronomica, #pruno #monteforato #raggidibelen #versilia #solstizio , #apuane #lucca,

Il giorno con due albe

Dove vedere l'alba del solstizio d'estate due volte lo stesso giorno

Articolo ispirato dalla frequentazione dell'Alta Versilia e dalla lettura del libro "Le Apuane segrete” di Marco Lapi e Fiorenzo Ramacciotti

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Il giorno con due albe 

Abbiamo lasciato l’autostrada Azzurra all’uscita Versilia e ci ritroviamo sulla Via Aurelia all’ingresso di Forte dei Marmi. Ci fermiamo presso il Forte Lorenese testimone della difesa della Costa Tirrenica dalle scorribande dei corsari, ma questa volta la nostra destinazione non è la rinomata stazione balneare. Riprendiamo il nostro cammino percorrendo la valle del Vezza che in pochi chilometri unisce le spiagge con le vette delle Panie che superano 1500 metri di altitudine. La valle ha una antica specializzazione metallurgica, già nel’800 contava numerosi opifici per la lavorazione dei metalli provenienti dall’Isola d’Elba. Oggi i laboratori sono convertiti in segherie per il marmo. Si rasenta sulla destra Vallecchia, rocca medioevale di difesa Flaminga, con la pieve di S. Stefano che all’interno custodisce ricche decorazioni marmoree. Il primo paese che incontriamo è Seravezza dove ammiriamo la confluenza tra i torrenti Serra e Vezza, là dove danno vita al fiume Versilia. I nomi dei torrenti prendono il nome dall’antico borgo longobardo Sala Vetitia e non viceversa. Serravezza è nota per le sue cave di marmo ai piedi del  Monte Altissimo, dove Michelangelo abitò tra il 1517 ed il 1520 per scegliere alcuni blocchi per le sue opere. Uscendo dal paese incontriamo subito un edificio Patrimonio Mondiale dell’Unesco, si tratta del Palazzo Mediceo di Serravezza costruito nel 1550 Bartolomeo Ammannati per Cosimo I; fu dimora estiva per i granduchi di Toscana. Lasciandoci alle spalle Pontestazzemese, proseguiamo risalendo verso Cardoso, dove visitiamo la fonte battesimale del Benti datata 1528. Cardoso è incorniciato tra le  vertiginose pareti di marmo ed limpidi ruscelli; siamo arrivati nel cuore verde delle Alpi Apuane meridionali. Un luogo incantato tra le Panie marmoree ed il cielo. Ci troviamo ai piedi del Monte Forato nel piccolo paese di Pruno. Il borgo mostra un impianto urbano nettamente medioevale, anche se è di probabile fondazione romana o preromana ed il nome deriva dal termine latino prunulus, “susino spinoso”. Giunti nel borgo scopriamo subito che custodisce la pieve romanica di S.Nicolò del XIII Secolo posta all’estremità più visibile a sud con un campanile alto ben 22 metri in contatto visivo con la pieve del vicino Volegno. La chiesa custodisce un altare del tardo seicento con un elegante tabernacolo eucaristico della maniera del Lorenzo Stagi. Siamo giunti alla nostra destinazione, senza tralasciare le bellezze architettoniche, ci prepariamo a contemplare un alba veramente speciale in un giorno altrettanto singolare: si tratta di un’alba doppia che si verifica durante il solstizio d’estate. Il Monte Forato, conosciuto anche come Pania Forata, presenta ben due vette, alte rispettivamente 1204 e 1230 mt.; le cime sono unite da uno straordinario arco naturale spesso 8 metri che crea tra di esse un foro di circa 30mt. ed è proprio questa formazione calcarea a far sì che il Sole sembri albeggiare due volte: inizialmente dentro il foro, successivamente, dopo essersi celato per alcuni secondi, dietro l’arco, al di sopra della vetta più alta. Fermandoci nel piccolo borgo, scopriamo che l’evento è accompagnato da una serie di appendici popolari tali da rendere l’alba ancor più suggestiva. Con altri viaggiatori attendiamo l’aurora mattutina rapiti da balli folkloristici e da rappresentazioni teatrali. La nascita del Sole illumina i rigogliosi boschi accompagnata da melodiosi suoni di flauto, di violino e di letture di poesie. Gli abitanti di Pruno, infatti, nella settimana che culmina il 21 Giugno accolgono questo fenomeno naturale con una festa di paese dai toni etnici e mistici, una sagra dal sapore antico e rurale, che attira numerosi spettatori. Per rendere ancora più suggestiva l’alba, una squadra di alpinisti, durante la notte, stende sull’arco un sipario a forma di vela chiudendo il foro naturale. Successivamente, qualche istante prima del sorgere del Sole, al suono di un corno Jobel e di una viola, cala il sipario ed i primi raggi di luce iniziano ad illuminare tutta la valle dando il vita alla doppia alba. Illuminati dai raggi solari ci tornano alla mente i versi di Pascoli nella sua descrizione della Pania osservata dal versante della Garfagnana (da I Canti di Castelvecchio):”O monte, che regni tra il fumo del nembo, e tra il lume degli astri, …”.


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Angeli custodi dell’evento sono i volontari dell’Opera Pia Mazzucchi che mettono a disposizione dei viaggiatori diversamente abili una carrozzina particolare capace di muoversi sui sentieri di montagna.

La manifestazione del “Solstizio d’Estate” nasce nel 1997 dopo l’alluvione dell’anno precedente che aveva devastato la vallata. Gli abitanti di Pruno per reagire alla catastrofe, pensarono a come valorizzare il territorio. Si ricordarono che le popolazioni dei Liguri Apuani consideravano il fenomeno del Monte Forato come evento mistico, quindi decisero di dare vita all’iniziativa dell’osservazione della doppia alba per promuovere il territorio dell’Alta Versilia al fine di creare una progetto di aggregazione degli abitanti della valle alluvionata. 

In questa occasione, molti astrofili, anche stranieri, che da anni vengono in Italia per fotografare l’alba, raccontano di aver osservato attraverso l’arco del Forato anche altri eventi astronomici come i passaggi della Luna e delle Pleiadi. La presenza dell’arco sul monte è infatti un richiamo per chi si cimenta nel fotografare gli astri che transitano apparentemente dietro il foro durante tutto l’anno. 

Per immortalare l’evento al meglio, i fotografi più esperti consigliano di simulare il passaggio del disco solare dentro l’arco con qualche software planetario considerando che il centro del foro ha le coordinate sulla sfera celeste pari a Alt.16°00’00” ed Azimut di 073°42’00”, e che il sito migliore per la ripresa è il pianoro sopra la Locanda Il Poveromo, che ha le coordinate GPS pari a: 44°00’38.29”N, 10°18’37.82”E.

Si può assistere alla doppia alba anche in periodi lontani dal solstizio estivo, ma questa volta stando comodamente sdraiati sulle spiagge della Versilia. Esiste infatti una serie di stabilimenti balneari, qui di seguito elencati, tra Forte dei Marmi e Massa Cinquale, da cui è possibile osservare il Sole nell’arco del Forato circa venti minuti dopo l’orario dell’alba:

 

Bagno Apuana Mileto: il 10 maggio e il 4 agosto;

Bagno Boma: il 9 maggio e il 5 agosto;

Bagno Giuliana: l’8 maggio e il 6 agosto;

Bagni Angelo Ponente e San Camillo: il 7 maggio e il 7 agosto;

Bagno Alba: il 6 maggio e l’ 8 agosto;

Bagni Pennone e Capri: il 5 maggio e il 9 agosto;

Bagno Salvatori: il 4 maggio e il 10 agosto;

Bagni Solemar e Belmare: il 29 aprile e il 15 agosto;

Bagno Cinquale: IL 28 aprile e il 16 agosto;

Ristorante Max E Bagno Galliano: il 27 aprile e il 17 agosto;

Bagni Berna e L’approdo: il 26 aprile e il 18 agosto;

Bagno Eden: il 25 aprile e il 19 agosto;

Bagni Alpemare e Spiaggia Comunale: il 24 aprile e il 20 agosto;

Bagni Henderson e Girasole: il 23 aprile e il 21 agosto;

Bagni Ivo e Spiaggia Comunale: il 22 aprile e il 22 agosto;

Bagno Nedy: il 21 aprile e il 23 agosto;

Bagni Chiramaia e Jungla: il 17 aprile e il 27 agosto;

Bagni Monia e Sorriso: il 16 aprile e il 28 agosto.

 

Per approfondimenti rimandiamo il lettore alla pubblicazione: “Le Apuane segrete” di Marco Lapi e Fiorenzo Ramacciotti edizioni “Il Labirinto”, che si può considerare una vera e propria “bibbia” non solo sul Forato ma sulle intere Apuane meridionali.  Gli eventi folkloristici sono segnalati di anno in anno sul sito: http://www.iraggidibelen.it/. 

 

 

Per dormire:

B&B La Giunchiglia, grazioso appartamento a pochi metri dal pianoro dove si osserva la doppia alba, 0584777998

Ostello La Pania, 05841780261, www.ostellolapania.it

Per mangiare:

Locanda Il Poveromo, dove si possono gustare i piatti del territorio legati alla stagionalità, come gli straccetti freschi di ortica al pesto di noci, oltre che la tartara di fassona piemontese, costata di chianina, sfoglia di mele, millefoglie al mandarino e gocce di cioccolato e salsa inglese, 0584777021.

 

Marco Meniero

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Marco Meniero, controllore del traffico aereo, ama anche “controllare”, per hobby, il cielo, fermando con un click i suoi mutamenti e la sua spettacolarità. 

Marco Meniero, controllore del traffico aereo, ama anche “controllare”, per hobby, il cielo, fermando con un click i suoi mutamenti e la sua spettacolarità. 


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